La qualità dell’aria ha un impatto notevole sull’ecosistema e sulla salute umana.
Il fattore più importante per determinare la qualità dell’aria è la sua composizione, in particolare la percentuale di azoto e ossigeno presenti nell’aria sono praticamente costanti e corrispondono insieme a circa il 99% della composizione dell’aria secca, per cui gli inquinanti presenti nell’aria sono , misurabili in termini di parti per milione (ppm) o parti per miliardo (ppb).
Gli inquinanti più presenti
- Gas serra: tra cui anidride carbonica, metano e clorofluorocarburi (CFC);
- Ossidi di azoto e miscele: responsabili delle piogge acide, che provocano notevoli danni alle foreste;
- Composti organici volatili: associati al traffico veicolare e all’uso di solventi (in particolare alle operazioni di verniciatura) Industrie, ecc
facendo riferimento solamente alle principali componenti di qui è composta l’aria secca che oggi respiriamo, sono circa, per il 75,51% Azoto (N2), per il 23,15% ossigeno (O2), per 1,28% argon (Ar), e per lo 0,06% anidrite carbonica(CO2).
La montagna
In Montagna la percentuale di ossigeno non cambia, ma l’aria diventa più rarefatta, in realtà cambia la pressione atmosferica parziale, che si riduce con l’aumentare della quota, è per questo motivo che al nostro organismo arriva un apporto di ossigeno insufficiente. In alta quota (sopra i 1500 metri) si verifica una condizione di ipossia, cioè di ridotta disponibilità di ossigeno verso i tessuti e gli organi. Come abbiamo già detto in precedenza la pressione atmosferica diminuisce facendo arrivare meno ossigeno ai tessuti del nostro corpo, e sopra i 2500 m di altitudine bisogna salire con persone esperte, la velocità di salita è importantissima, se non si rispettano alcune regole si possono manifestare problemi anche gravi, i sintomi sono, cefalea, affaticamento, nausea, irritabilità, nei casi più gravi, respiro affannoso, stato confusionale, edema celebrale, edema polmonare e perfino il coma, in alta quota il fai da te non è consigliato. L’organismo per compensare lo scarso ossigeno che arriva ai tessuti, si comporta stimolando il midollo osseo a produrre più globuli rossi, aumentando i battiti cardiaci e far arrivare più sangue ai tessuti.
Il mare e l’aria a bassa quota
A bassa quota come già detto, l’ossigeno non cambia, e l’aria di mare può avere un effetto benefico sulle vie respiratorie, agendo come un aerosol che libera naso e polmoni e aiuta a contrastare alcune patologie molto comuni, come asma, bronchite e sinusite.
L’aria a bassa quota dentro le nostre città ha molto più inquinamento da anidrite carbonica e polveri sottili. L’anidrite carbonica non ha un grande impatto negativo sulla nostra salute, ma per il clima, è importante mantenerla in equilibrio con il resto del pianeta. L’effetto serra è dovuto proprio a questo gas, si comporta come un vero filtro che fa passare i raggi solari e non permette che escano verso lo spazio, più anidride carbonica ci sarà e più la temperatura del pianeta si alzerà a causa dell’effetto serra, con conseguenze devastanti incontrollabili.
L’inquinamento
Molti confondono la CO2 (Anidrite carbonica) con l’inquinamento che fa male alla salute umana.
Le polveri sottili che andiamo ad elencare sottostante sono responsabili di circa 7 milioni di morti all’anno nel mondo, e non sono dovute all’anidride carbonica, che è un gas.
Il particolato, polveri sottili, PM10, – PM2,5 – PM1
Il termine particolato viene usato per indicare l’insieme delle sostanze – solide e liquide – sospese nell’aria con un diametro fino a mezzo millimetro, dovute sia ad attività naturali (pollini, polvere) sia a quelle umane (industrie, riscaldamento, traffico).
Polveri sottili
PM è l’abbreviazione di “particulate matter” ed è usata per identificare le dimensioni delle particelle che costituiscono il particolato, più sono piccole, e più sono pericolose per la nostra salute.
PM10
È il particolato più citato ed è formato da particelle con un diametro inferiore al centesimo di millimetro (10 micrometri). È una polvere che respiriamo ogni giorno, è sempre presente nell’aria, può raggiungere le parti interne del naso e della laringe, vie respiratorie alte. Particelle con diametro tra i 5 e i 2,5 micrometri riescono anche a depositarsi nei bronchi, le strutture all’interno dei nostri polmoni che portano poi agli alveoli che rendono possibile l’ossigenazione del sangue.
PM 2,5
Viene di solito definito “particolato fine” ed è formato da particelle con diametro inferiore a 2,5 micrometri. Riescono a penetrare nei polmoni, depositandosi anche negli alveoli polmonari, in alcuni casi può raggiungere il sistema circolatorio, entrando in circolo e ci possono essere ulteriori complicanze per la salute.
PM 1
È il particolato definito “ultra fine” ed è formato da particelle con diametro inferiore a 0,1μm.
È in grado di attraversare la barriera aria-sangue ed entrare nella circolazione sanguigna
L’aria in casa, il purificatore, i test.
Quanti di voi hanno la certezza che avere finestre chiuse impedisca che l’inquinamento entri in casa? Ultimamente si inizia a parlare più spesso di qualità dell’aria all’interno delle nostre abitazioni, noto che in rete si iniziano a vedere articoli su questo argomento molto più spesso, ho voluto constatare di persona quanto siano vere queste affermazioni, leggete il seguito.
Ho eseguito personalmente vari test all’interno della mia casa, ho misurato con strumentazioni elettroniche a rilevamento laser i risultati dell’aria, posso dire con certezza che l’aria di casa va cambiata ogni giorno, almeno per una mezz’ora spalancate le finestre e fate entrare ossigeno, se l’inquinamento fuori è alto, vi assicuro che all’interno dell’abitazione è ancora più elevato. La vostra cucina a gas inquina e brucia ossigeno, il vostro stesso organismo consuma ossigeno ed emette anidrite carbonica, anche se uscite fuori sul balcone a fumare una sigaretta vi assicuro che le polveri sottili emanate dalla combustione del tabacco entrano in casa, anche se avete le finestre ben accostate con finestre doppio vetro e doppia guarnizione, constatato e misurato personalmente,
Le prove inconfutabili
(Aria di partenza (con purificatore aria acceso) valori all’interno dell’abitazione di PM2,5 – uguali a 5microgrammi/m3, e un inquinamento estero pari a 12microgrammi/m3 di PM2,5 , dopo aver acceso una sigaretta sul balcone a finestre chiuse, con una giornata leggermente ventilata, dopo circa 40 secondi il valore all’interno si è alzato fino a 85 microgrammi/m3 , tutto rilevato ad una distanza dalla finestra di 3,5 metri, vorrei ricordarvi la grandezza di queste particelle, [ le più piccole PM1 / 0,1 micrometri, = 1µm=0.001mm ] anche se spinte da un lieve vento si infiltrano in casa senza problemi.
Fornelli a gas
Con gli stessi valori iniziali, dopo aver acceso i fornelli a gas e cucinato per la cena, valori finali di particelle PM2,5 pari a 380 microgrammi/m3 di media.
Il purificatore d’aria
Un purificatore d’aria può veramente fare la differenza, non risparmiate sull’acquisto, diffidate dei bassi costi, per un buon purificatore bisogna oltrepassare le 200€ , acquistate purificatori possibilmente con filtro HEPA (dall’inglese High Efficiency Particulate Air filter) e carboni attivi.
Si stanno commercializzando anche purificatori con lampade Uv, leggete questo Pdf del Ministero della salute
Il piano cottura a gas, scopri quanto inquina
Le cucine a gas emettono biossido di azoto (NO2). È documentato che l’esposizione a NO2 sia legata allo sviluppo di asma nei bambini. Cucinare con il gas emette anche monossido di carbonio (CO), anidride carbonica (CO2) e metano incombusto (CH4), che possono rimanere negli ambienti domestici per ore dopo l’uso dei fornelli. L’inquinamento dell’aria indoor provocato dalla cucina a gas è nocivo per le persone. L’Agenzia Europea per l’Ambiente considera l’inquinamento dell’aria il più grande rischio per la salute ambientale in Europa. Lo scorso anno, più di 700.000 bambini nell’UE hanno presentato sintomi dell’asma a causa della cucina a gas. Il 12% degli esistenti casi pediatrici di asma potrebbero essere evitati se le cucine a gas fossero immediatamente rimosse dalle abitazioni europee. Sempre più studi evidenziano il legame tra inquinamento dell’aria dovuto alla combustione del gas con gli effetti negativi sullo sviluppo cerebrale nei bambini. Per gli adulti, gli inquinanti associati all’uso delle cucine a gas possono causare effetti negativi sul sistema cerebrale, respiratorio e nervoso.
La ventilazione non è sufficiente. Le cappe di aspirazione non vengono sempre accese e potrebbero non essere del tutto efficienti quando in funzione. Le cappe usate nelle case sono progettate per rimuovere gli odori e difficilmente eliminano NO2, un inquinante fortemente negativo. In generale, la ventilazione è inefficace, insufficiente o poco utilizzata. Se volete approfondire vi lascio il link a questo PDF (sulle cucine a gas) completo in tutto e x tutto, che in piccola parte è riportato anche in queste righe.
Il camino, le stufe a legna, le stufe a pellet
il caminetto acceso, che secondo diversi studi condotti in anni recenti inquina quasi come un diesel: secondo la Direzione regionale dell’ambiente e dell’energia francese (Driee) un caminetto a legna acceso per mezza giornata emetterebbe la stessa quantità di polveri sottili, (pm10 in particolare), di un’auto a gasolio che percorre 3.500 km, immaginate in un ambiente chiuso come la vostra casa.
Qualche consiglio per limitare il danno
- Utilizzare solo legna stagionata e ben secca. Il legno verde o umido produce molto più fumo.
- Controllare sempre il grado di umidità della legna: non deve mai superare il 20%. La verifica può essere effettuata con appositi misuratori acquistabili online con poco più di 20 euro.
- Avviare il fuoco accendendo piccoli ciocchi di legna secca. Aggiungere pian piano i pezzi più grossi assicurandosi di distanziarli almeno 15 centimetri uno dall’altro così che l’aria possa circolare.
- Non bruciare mai nel camino o nella stufa legno verniciato o trattato, immondizia o materie plastiche: la combustione potrebbe liberare sostanze altamente tossiche.
- Far controllare e pulire almeno una volta all’anno le canne fumarie: un buon tiraggio e un buon ricircolo dell’aria assicurano una una miglior combustione della legna, meno fumo e una minore emissione di polveri.
Si consiglia la sostituzione dei vecchi camini con i nuovi, tecnologicamente più avanzati.
Le stufe a legna, invece, arrivano a scaricare 2.651 tonnellate di polveri sottili nell’atmosfera, ogni anno.
Le stufe a pellet con pellet certificato arrivano a scaricare circa 100 tonnellate di polveri sottili l’anno, anche se il pellet è meno inquinante, bisogna prestare particolare attenzione alla sua provenienza.
Conclusioni:
le polveri sottili sono la maggior fonte di malattie per l’uomo e l’ambiente. Sostituite i vecchi camini e stufe con nuove tecnologie quando possibile, cambiate i vecchi camini con dei camini più recenti è tecnologicamente più avanzati, servitevi di purificatori d’aria (non economici valutate bene )all’interno delle vostre abitazioni.