Curiosità sulla pasta

Pasta integrale


Normalmente si attribuisce l’invenzione della pasta al ritorno di Marco Polo dalla Cina, questa tuttavia è una leggenda metropolitana, nata negli Stati Uniti nel 1938 sul Macaroni Journal.
Questa storia è in realtà fittizia, in quanto favola, smentita da qualsiasi storico e studioso del tema, per la gran quantità di prove tangibili.

Tutte queste prove scritte e tangibili, come risulta anche dalle date, sono precedenti al ritorno dalla Cina di Marco Polo, che tornò dal Regno del Catai solo nel 1292, e mettono chiaramente in evidenza come la pasta fosse ampiamente conosciuta in Italia già da molto tempo prima del suo rientro a Venezia.

La pasta era già conosciuta ai tempi della Magna Grecia (Sud Italia) e dell’Etruria (Italia Centro-Occidentale), ora la pasta è considerata dal popolo italiano, oltre che un alimento, un elemento di unione e tradizione condiviso in tutta l’Italia.

Il consumo di pasta nel mondo

Gli Italiani sono i primi consumatori di pasta al mondo, consumiamo in media 23 Kg di pasta all’anno a persona, dietro di noi la Tunisia con (17Kg), seguono Venezuela (15 kg), Grecia (12,2 kg), Perù (9,9 kg) Cile (9,6 kg), Stati Uniti (8,8 kg), Turchia (8,7 kg), Iran (8,5 kg), Francia (8,3 kg) e Germania (7,9 kg).

Si esporta il 60% della produzione Italiana, negli anni 2000 l’esportazione della pasta era del 48% e del 5% nel 1955.

Negli ultimi anni si sono registrate impennate di consumo pari al 20% in altri paesi come in Canada, Polonia, Malta, Libia e Kenya, superiori al 50% verso Arabia Saudita e Tunisia, superiori al 100% per Repubblica di Moldavia, Indonesia, Iraq, Costa d’Avorio e Birmania.

Come la cuciniamo?

Per fare un buon piatto di pasta bisogna rispettare poche regole

  1. In ogni 100 grammi di pasta andrebbe 1L di acqua
  2. La pentola deve essere alta e capiente
  3. Si consiglia di gettare il sale quando l’acqua bolle, questo per due motivi, il sale, quando l’acqua è fredda, si deposita sul fondo, innescando reazioni che con il tempo possono corrodere il fondo della pentola, inoltre l’acqua potrebbe prendere un sapore ferroso, causa la corrosione che il sale produce sul fondo della pentola.
  4. Gettare la pasta nella pentola solo quando l’acqua bolle da almeno 1minuto, e non appena la vedete bollire, questo per evitare che l’acqua scenda troppo di temperatura.

Proprietà della pasta, vantaggi

La pasta è fonte di carboidrati, fibre, è un’eccellenza della cucina Italiana, nella produzione di pasta viene utilizzato esclusivamente grano duro, mentre il grano tenero e la farina da esso ottenuta, viene destinato ai panifici e alla produzione dolciaria.

La pasta integrale viene prodotta con farina ricavata dai chicchi integri non privati del germe, il “cuore” del grano, e non privati della crusca. Questo tipo di pasta è ricco di antiossidanti, sali minerali, acidi grassi; soprattutto le peculiarità benefiche sono date dalle fibre di cui è ricca che danno un maggior senso di sazietà e favoriscono la peristalsi intestinale.

La pasta integrale rispetto a quella bianca è meno calorica, ha più fibre e proteine, ha un discreto apporto di vitamine del gruppo B e gruppo E, ricca di polifenoli, che affianco alla vitamina E svolgono un importante azione antinvecchiamento delle cellule.

I beta glucani nella pasta integrale svolgono 4 azioni importanti

  1. riducono l’assorbimento di colesterolo all’interno del nostro sistema cardiovascolare;
  2. ritardano lo svuotamento gastrico;
  3. forniscono un forte e duraturo senso di sazietà;
  4. riducono lo sviluppo di batteri che possono causare delle patologie.

L’acido fitico contenuto, è un importante antiossidante, ma molto controverso, da valutare attentamente con un medico nutrizionista la quantità da assumere adatta al vostro metabolismo.

Secondo numerosi studi, le persone che assumono almeno 50g di cereali integrali al giorno possono ridurre la mortalità cardiovascolare del 20%, quella dei tumori va oltre il 10%.

Svantaggi dell’integrale

Tra gli aspetti negativi della pasta integrale, c’è la presenza proprio dell’acido fitico, precedentemente elogiato in questo articolo, ma se assunto in grandi quantità, riduce l’assorbimento di alcuni importanti minerali, come ; ferro, zinco e calcio, per questo viene definito un anti nutriente.
Il vero problema dell’acido fitico sorge se avete un’alimentazione prettamente vegana/vegetariana, dove il nutrimento è ricavato solo da vegetali, le persone che mangiano regolarmente carne non sono a rischio di carenze minerali causate dall’acido fitico


Conclusioni: La differenza tra pasta bianca e quella integrale sono, che quest’ultima è più ricca di fibre, antiossidanti e proteine. La pasta bianca viene digerita più rapidamente ed è consigliata dai nutrizionisti per chi soffre di colon irritabile. È consigliabile sentire un nutrizionista prima di decidere di eliminare la pasta bianca dal vostro menu, per sostituirla con quella integrale.