La pianta dai mille usi
Pianta originaria dell’ Asia centrale, era indicata in sanscrito con i termini bhanga, vijaya e ganjika, e può raggiungere i 6 metri di altezza, unalbero a tutti gli effetti. Prove dell’utilizzo della cannabis si hanno fin dai tempi del Neolitico, testimoniate dal ritrovamento di alcuni semi fossilizzati in una grotta in Romania.
Il più antico manufatto umano ritrovato è un pezzo di stoffa di canapa risalente all’8000 a.C.
Si studia questa pianta per le sue innumerevole applicazioni che può avere, usata in medicina, si studia per usarla in edilizia, usata tutt’ora dagli idraulici, si pensi alle corde, al tessile, fino a 50 anni fa e stata la materia prima per la produzione di carta.
Nel 1937, Henry Ford finì di costruire un prototipo di automobile fatta interamente di canapa, interni in fibra di canapa, carrozzeria in plastica di canapa e come se non bastasse, anche i finestrini ottenuti dalla canapa, ma la cosa più sbalorditiva per quei tempi era il carburante, etanolo di canapa, anch’esso estratto dalla canapa.
(Perché consumare foreste che hanno impiegato secoli per crescere e miniere che hanno avuto bisogno di intere ere geologiche per stabilirsi, se possiamo ottenere l’equivalente delle foreste e dei prodotti minerari dall’annuale crescita dei campi di canapa?)
(Henry Ford)
La Hemp Body Car non entrò mai in commercio.
La Hemp Body Car
(L’auto di canapa)
Studi e ricerca stanno sperimentando il mattone di fibre di canapa, resistente all’umidità, riciclabile, durevole nel tempo, isolante.
La composizione chimica della canapa
Terpenoidi, sostanze che conferiscono il tipico odore della pianta.
Idrocarburi, presenti in grande quantità nell’olio essenziale;
Composti azotati, carboidrati, numerosi zuccheri comuni, tra cui monosaccaridi come il fruttosio, il galattosio, il glucosio, l’inositolo, disaccaridi quali saccarosio e maltosio, la cellulosa, lo xilano e due amminozuccheri;
I principali flavonoidi contenuti sono; apigenina; quercetina; cannaflavina;
inoltre contiene acidi grassi insaturi e saturi, tra cui l’acido linoleico, l’alfa linoleico e l’acido oleico come i più comuni. Il rapporto tra acidi grassi saturi ed insaturi varia in funzione del grado di maturazione del seme: più il seme è maturo, maggiore è la percentuale degli insaturi rispetto ai saturi;
Altre sostanze tra cui: alcoli, aldeidi, chetoni, acidi, esteri, lattoni, vitamina K, calcio, magnesio, ferro, manganese, zinco, potassio.
La resina può contenere a seconda dei casi fino a 60 cannabinoidi, 100 terpenoidi, 20 flavonoidi.
Utilizzo in medicina
Altri possibili utilizzi di terapia già sperimentata sono contro; nausea e vomito, asma, glaucoma, alcune malattie autoimmuni, allergie, infiammazioni, infezioni, epilessia, depressione, disordini bipolari, ansia, dipendenza, sindrome d’astinenza
In sperimentazione contro; altre malattie autoimmuni, cancro, neuroprotezione, febbre, disordini della pressione arteriosa.
Conclusioni: La cannabis può avere molteplici effetti salutari se consumata sotto stretto controllo e prescritta dal medico. Acquistare cannabis illegalmente è vietato dalla legge e punibile penalmente, inoltre quello che acquistate al mercato nero è colmo di aditivi e idrocarburi, pesticidi, e sostanze nocive in genere.