La leggenda del glutammato monosodico

Il glutammato monosodico, fu scoperto negli anni 20 da uno scienziato giapponese e ancora oggi il “Sol Levante” è tra i maggiori produttori di glutammato monosodico. Negli anni è stato accusato di causare un numero incalcolabile di patologie: emicrania, Alzheimer, tumori, cecità… ecc..

Il glutammato monosodico è il sale di sodio dell’acido glutammico, amminoacido molto presente in natura e usato come esaltatore di sapidità, è l’ingrediente principale dei dadi da brodo, e tutti i suoi preparati e derivati.

Glutammato monosodico

La bufala

La leggenda ha natura nel 1968, quando si scatena la sindrome da ristorante cinese,  una serie di sintomi che comparivano dopo aver consumato piatti originari della Cina del nord, il glutammato è molto usato nella cucina orientale.

La notizia fu diffusa dal New England Journal of Medicine, una delle più autorevoli riviste scientifiche statunitensi, dopo una lettera del Dottor Robert Ho Man Kwok, ricercatore della National Biomedical Research Foundation di Silver Spring, che asseriva, che molto probabilmente il glutammato poteva essere la causa dei sintomi, ma il professore non aveva fatto nessuna ricerca scientifica, e non presentò nessuna ricerca, la sua era solo una lettera con la sua libera opinione.

Dopo oltre 50 anni e numerose smentite, questa falsa notizia è ancora molto diffusa, come dimostrato dai prodotti “senza glutammato” disponibili nei supermercati, dalle svariate pubblicità che continuiamo a vedere ancora oggi, ennesima riprova di quanto spesso la disinformazione è distruttiva.


La verità

Il glutammato monosodico è innocuo per la salute, questo a dimostrarlo numerose ricerche scientifiche e altrettante dichiarazioni di autorità internazionali, come la FAO e l’OMS, che hanno più volte giudicato il glutammato come sicuro per la salute.

Come additivo alimentare, oggi si ricava attraverso un processo industriale di fermentazione microbica, ma può anche essere naturalmente contenuto in alcuni alimenti,

cibi che contengono glutammato in natura,:

  • il parmigiano;
  • i pomodori;
  • la salsa di soia;
  • il latte;
  • i formaggi stagionati;
  • i funghi
  • le patate.

Il metabolismo e il glutammato

Il glutammato monosodico è un amminoacido non essenziale, è un composto chiave nel nostro metabolismo cellulare, viene prodotto naturalmente dal nostro corpo, e svolge anche un ruolo importante nello smaltimento dell’azoto in eccesso o di scarto da parte dell’organismo.

Il glutammato è anche un neurotrasmettitore, che lo rende una delle molecole più abbondanti nel cervello, agisce da autentico combustibile per l’80% delle nostre sinapsi, è implicato nella formazione dei ricordi, nella gestione dell’attenzione e nella regolazione delle emozioni, ed è un elemento importante anche per il nostro fegato.
Nelle etichette dei prodotti è spesso contrassegnato dalle sigle che vanno da E620 fino ad E625. 

In conclusione,
il glutammato risulta sicuro per la salute umana, ma bisogna aggiungere che il glutammato potrebbe farci abituare a sapori forti e presenti, questo potrebbe far innescare una sorta di dipendenza nel nostro cervello, che, se non trovassimo il cibo saporito molto probabilmente aggiungeremmo del sale per compensare la mancanza di sapidità, a lungo andare si potrebbe soffrire di altre patologie molto gravi, non causate dal glutammato ma dal sale.

Inoltre, in soggetti sensibili ad allergie e altre patologie simili, in soggetti già affetti da patologie più o meno gravi è sempre consigliabile consultarsi con un medico.