Vi siete mai chiesti perché la pelle raggrinzisce in acqua?
Tutti noi abbiamo notato la nostra pelle raggrinzire se si supera
un certo numero di minuti stando immersi in acqua,
sembrerebbe che la nostra pelle a contatto con l’acqua
per molto tempo assuma una deformazione dovuta all’adattamento,
questo adattamento fa si di nuotare più velocemente,
ma questa è solamente una teoria, in realtà a raggrinzire sono solamente
le mani e i piedi, perché le parti di questi due arti hanno uno strato
di pelle resistentissima e priva di follicoli piliferi, che connette un’area
chiamata GDE (giunzione dermo epidermica) lo strato lucido dell’epidermide
(composta da 5 strati in queste regioni) serve proprio a questo:
rendere resistenti e prensili le mani, proprio per questo motivo l’acqua
rimane racchiusa e si distende in questo strato epidermico invece di idratarsi
come avviene in altre parti del corpo, venendo a mancare questa idratazione può
solo che far raggrinzire il nostro fortissimo e resistente strato lucido dell’epidermide,
per capirci meglio e come se l’acqua sia racchiusa tra uno strato di plastica.
Nota: ci sono anche molte altre teorie in esame, noi abbiamo scelto questa,
che in tutta la nostra ignoranza ci sembra la più veritiera e quella che
ci lascia meno domande dubbie.
La teoria sopra citata e del Dr. Luigi Laino università la sapienza di Roma.