La saldatura a stagno
Sembrerebbe un’operazione semplice, e di fatto lo è, ma bisogna rispettare piccole regole tecniche per non realizzare un monumento come quello raffigurato in questa foto.
vi posto le tre regole fondamentali per iniziare bene una saldatura a stagno
1) Non comprate lo stagno dal ferramenta, lasciate che lo comprino gli idraulici.
2) Non comprate il saldatore dal ferramenta (saldatori da 6 euro con punte stile scalpello da muratore)
3) Non usate carta vetrata o abrasiva, o ogni genere di raschietto, non vi serve neanche per pulire la punta del saldatore.
Per pulire la punta di un saldatore usate una spugnetta umida e il saldatore deve essere caldo se occorre
mettete un po di stagno sulla punta, attendete qualche secondo e pulite.
Ora recatevi in un negozio specializzato e acquistate un saldatore decente con punta trattata, e almeno 25 watt di potenza,
uno stagno 0,8/1 mm di diametro, una pompetta aspira stagno, e calza dissaldante di media grandezza
Vi rammento, per chi avesse letto che la saldatura a stagno deve essere di colore ben lucido, ora non è più così, una volta lo stagno era composto dal 60 % di stagno e il 40 % di piombo
ora il piombo è stato bandito perché dannoso per l’ambiente e la salute, e le saldature sono un pochino più opache, e aggiungo anche un po più scadenti, visto che il piombo era essenziale per questo scopo.
A questo punto potete iniziare il vostro lavoro facendo scaldare per bene il saldatore, se si tratta di un saldatore con potenza regolabile impostatelo intorno a 200/220 gradi se sono piccole saldature, ma se la saldatura ha dimensioni più grandi alzate la potenza anche fino a 400 gradi, il tutto è condizionato dalla potenza del vostro saldatore.
Nota: Non tenete il saldatore sempre ad una temperatura elevata se non vi occorre avere una temperatura elevata, aumenterete la durata della vostra punta.
A volte potete imbattervi in vecchie saldature che non riuscite neanche a sciogliere perché hanno usato stagno a basso costo, potete aiutarvi con un po di pasta salda, oppure potete aiutarvi con dello stagno nuovo, vi ricordo che la pasta salda lascia delle impurità che potete togliere con uno spazzolino da denti e un po di trielina, che potete reperire anche in un supermercato, la trielina è un ottimo pulitore in queste situazioni.
I reofori del componente elettronico vanno puliti se risultano molto ossidati o vecchi, come anche per le piste di rame.
Potete pulire le piste di rame con una gomma da cancellare, proprio di quelle che si usano a scuola.
Se invece state operando su una scheda già usata basta togliere bene il vecchio stagno pulendo con la calza dissaldante
Inoltre vi ricordo che non tutti i componenti elettronici sono così resistenti da non rompersi o rovinarsi al calore del saldatore,bisogna sapere che se state saldando un micro pulsante come in figura dovete prestare attenzione, fare veloce la saldatura e non azionate il pulsante almeno per il primo minuto d’orologio dopo finita la saldatura, questi micro pulsanti si trovano spesso in tutte le apparecchiature elettroniche sia consumer che professionali.