Le frequenze e quanto biologicamente sono nocive sul nostro organismo

Vorrei spendere due parole sulle radiofrequenze e l’impatto che hanno sul nostro corpo. Da giorni leggo articoli che accusano l’inquinamento elettromagnetico di fare danni alla nostra salute, ma sarà veramente così o sono solo fake che corrono su i vari social? Sicuramente ognuno di noi si sarà fatto un’idea sull’argomento, oggi vorrei scendere più a fondo portando in causa tutti i tipi di frequenza è approfondire l’impatto che hanno su di noi.
Partiamo col dire che esiste una scala di frequenze che vi mostrerò

Spettro delle frequenze
Spettro delle frequenze e la loro lunghezza d’onda

Ogni frequenza ha le sue caratteristiche, e ognuna di loro penetra nel nostro corpo in modo diverso, alcune vanno in profondità per alcuni cm e altre rimangono più in superficie rimanendo nell’ordine di pochi mm.

Partiamo dal presupposto che non ci sono studi scientifici  sufficienti a dimostrare il legame tra tumori e radiofrequenze, (non correte dietro a fake news che continuano a girare sui social) ma è anche vero che possono provocare un’altra infinità di problematiche, seguitemi e vediamo di cosa sto parlando.

I campi elettromagnetici ricoprono il globo, non ne esiste area priva, ma quali veramente ci fanno male?

Vediamo le varie frequenze, gli elettrodomestici, i satelliti civili e militari, le trasmissioni radio e TV.
La nostra stessa terrà ha un suo campo elettromagnetico che ci protegge, ed è l’unico che non prenderò in esame su questo articolo.

Ricordiamo

da 25 a 30 MHz (CB, radio taxi, radioastronomia, ecc.) penetrano in tutti i tessuti del corpo umano, nelle ossa e in particolare nel cervello, nel midollo spinale e nel cristallino dell’occhio;

da 40 a 50 MHz (risonanza magnetica) penetrano in tutti i tessuti del corpo umano, nelle ossa e in particolare nel cervello, nel midollo spinale e nel cristallino dell’occhio;

da 87 a 108 MHz (radiodiffusione FM) penetrano fino a 4 cm di profondità nel cervello, nel midollo spinale e nel cristallino;

da 174 a 230 MHz (banda televisiva VHF ormai quasi dismessa) producono effetti soprattutto su bambini in crescita;

da 470 Mhz a 1 GHz (banda televisiva IV/V UHF e telefonia mobile + telefonia 5G) penetrano nel cervello fino a 2 cm e hanno una potenza energetica dieci volte superiore a quella delle onde FM;

da 2,4 a 2,5 GHz (radar, Router wifi di casa, satelliti, forni a microonde, radioamatori via satellite, telefonia 5G ) penetrano nel cervello fino a 1 cm e sono dannose per gli occhi, il sangue e i microrganismi;

da 10 a 100 GHz (radar militari, forni industriali, esplorazione della terra via satellite, ricerca spaziale, radiolocalizzazione, meteorologia, telefonia 5G) penetrano nel cervello per alcuni millimetri, danneggiano il sangue e i microrganismi, possiedono una potenza energetica circa diecimila volte superiore rispetto a quella delle onde di 10MHz.

Da 1 a 300 GHz sono considerate micro-onde, anche la trasmissione televisiva digitale è considerata trasmissione in microonde, anche coprendo una banda intorno ai 700 MHz, questo perché il confine tra le microonde e le gamme di radiazioni vicine non è infatti netto e può variare a seconda dei diversi campi di studio.

Tutte le frequenze menzionate sono frequenze non ionizzanti, le frequenze ionizzanti sono dai 300 Ghz in su, e ne fanno parte (raggi x o radiografie, raggi gamma). Queste radiazioni sono in grado di rompere anche con piccolissime potenze, i legami chimici delle molecole del corpo umano favorendo la formazione in esso di molecole molto reattive che possono causare seri danni al sistema biologico determinando patologie anche molto gravi come tumori di vario genere o leucemia.

Ma spendiamo due parole su cosa vuol dire ionizzanti:
Le radiazioni ionizzanti sono molto nocive e altamente penetranti, riescono a ionizzare la materia che attraversano riuscendo a separare gli elettroni dagli atomi. La ionizzazione può causare negli organismi viventi fenomeni chimici che portano a lesioni osservabili sia a livello cellulare che dell’organismo, con conseguenti alterazioni funzionali e morfologiche, fino alla morte delle cellule o alla loro radicale trasformazione.

Per non creare inutili allarmismi, precisiamo che gli effetti dell’irraggiamento dei campi di RF sono proporzionali alla loro potenza e al tempo di esposizione.

Conosciamo meglio le frequenze cosa sono ? 

FREQUENZA rappresenta il numero di oscillazioni complete compiute dall’onda elettromagnetica in un intervallo di tempo di un secondo, e si misura in Hertz(Hz);

LUNGHEZZA D’ONDA corrisponde alla distanza in metri di una oscillazione completa ovvero alla distanza di due minimi o due massimi dell’onda. 

INTENSITÀ è la quantità di energia che fluisce, perpendicolarmente alla direzione di propagazione, in un secondo attraverso una superficie di un metro quadrato, si misura in W/m2.

Tutti questi elementi compongono la forma d’onda raffigurata compresa la frequenza

La nostra presa di casa ha una frequenza di 50Hz, nel grafico sopra ci sarebbero state 50 oscillazioni all’interno di quel secondo, una oscillazione è una sinusoide completa evidenziata nel grafico da due colori.

La frequenza è il parametro principale che influenza la modalità di interazione del campo elettromagnetico con un sistema biologico e quindi ne condiziona gli effetti al punto che, un campo elettromagnetico a parità di intensità, può essere pressoché insignificante o assai pericoloso a seconda della sua frequenza.