L’olio d’oliva extravergine è ormai un alimento che consumiamo quotidianamente, vi siete mai chiesti qual’è la differenza tra olio extravergine di oliva e quello di oliva vergine? La classificazione dell’olio extravergine si basa sulla su acidità oleica. Questa acidità non potete sentirla con il palato ma solamente con una accurata analisi chimica, quello che voi percepirete al palato sono la dolcezza, l’amaro, il rancido, il piccante in gola, maggiore è l’acidità dell’olio e minore sarà la sua qualità.
L’acidità dipende molto dall’annata delle olive, olive sane, che hanno sofferto poco le avversità meteorologiche, che non sono state attaccate dagli insetti, daranno un olio basso di acidità, le olive vanno spremute appena raccolte e non lasciate depositate per giorni.
L’acidità dell’olio extravergine non deve superare lo 0,8% per 100 g, nell’olio vergine di oliva la percentuale è consentita fino all’1% per 100 g, questi sono i termini di legge.
Ma la vera è importante diversità tra i due è che l’extravergine è ottenuto direttamente dalla premitura delle olive, mentre l’olio di oliva vergine e miscelato con altri oli che hanno subito un processo di raffinazione.
Vediamo le proprietà di questo alimento altamente benefico per il nostro organismo.
L’olio extravergine di oliva è prevalentemente composto da lipidi, i lipidi sono acidi grassi prevalentemente composti da trigliceridi semplici (triacilgliceroli) , l’acido presente in maggior quantità è l’acido oleico circa il 70%.
L’olio extravergine di oliva abbassa il livello di colesterolo nel sangue, previene malattie cardiovascolari e del cuore, ci difende dalle infezioni, ci aiuta a combattere l’osteoporosi, ed è un ottimo anti-invecchiamento perché ricco di antiossidanti come i composti fenolici.
L’olio extravergine di oliva viene usato da molti anche per friggere, ma abbiate l’accortezza di non superare i 170/190 gradi per non superare il suo punto di fumo
Il punto di fumo, ma cos’è? Se vuoi approfondire segui il link.