
Cos’è l’olio di cartamo e come si produce
L’olio di cartamo si ricava dai semi della pianta Carthamus tinctorius, una specie appartenente alla famiglia delle Asteraceae, conosciuta fin dall’antichità per i suoi fiori giallo-arancio utilizzati come colorante naturale. La produzione dell’olio avviene principalmente attraverso spremitura a freddo o estrazione con solventi, anche se il metodo a freddo è preferito per preservare le proprietà benefiche.
Composizione e proprietà nutrizionali
L’olio di cartamo è particolarmente ricco di acidi grassi insaturi, soprattutto acido linoleico (omega-6) e in alcuni casi acido oleico (omega-9), a seconda della varietà utilizzata. Contiene anche vitamina E, un potente antiossidante naturale. Questa composizione lo rende interessante per la salute cardiovascolare, aiutando a mantenere i livelli di colesterolo nella norma e contrastando lo stress ossidativo.
Componente | Quantità (per 100 g) |
---|---|
Acido linoleico (Omega-6) | 70-80 g |
Acido oleico (Omega-9) | 10-20 g |
Vitamina E | 34 mg |
Grassi saturi | 6-8 g |
Grassi totali | 100 g |
Calorie | 884 kcal |
Usi alimentari
In cucina, l’olio di cartamo viene utilizzato principalmente a crudo per condire insalate, verdure o piatti freddi, grazie al suo sapore delicato. Non è consigliato per le cotture ad alte temperature perché i suoi acidi grassi polinsaturi tendono a deteriorarsi facilmente con il calore.
Alcuni studi suggeriscono che il consumo regolare di olio di cartamo possa aiutare a ridurre l’infiammazione e migliorare la sensibilità insulinica, ma è sempre importante non eccedere nelle quantità per via dell’alto contenuto di omega-6, che potrebbe favorire uno squilibrio con gli omega-3 nella dieta.
Benefici cosmetici
L’olio di cartamo è apprezzato anche in ambito cosmetico per la sua capacità di idratare e nutrire la pelle senza ungerla. Grazie alla sua leggerezza e alla presenza di acido linoleico, è particolarmente indicato per le pelli miste, grasse o a tendenza acneica, aiutando a riequilibrare la produzione di sebo. Ha proprietà elasticizzanti e lenitive, utili anche in caso di pelle secca o irritata.
Per i capelli, può essere usato come impacco pre-shampoo per nutrire le lunghezze o per massaggiare il cuoio capelluto, stimolando la microcircolazione.
Olio di cartamo vs altri oli vegetali
Rispetto all’olio di girasole, ha un contenuto maggiore di acido linoleico, mentre rispetto all’olio di oliva è molto più leggero e meno untuoso, pur offrendo buone proprietà antiossidanti. Tuttavia, non ha la stessa stabilità termica dell’olio di oliva e per questo va usato preferibilmente a crudo.
Come sceglierlo e conservarlo
Per sfruttare al meglio le proprietà dell’olio di cartamo, è consigliabile scegliere prodotti biologici, spremuti a freddo e confezionati in bottiglie scure per proteggerli dalla luce. Dopo l’apertura, va conservato in frigorifero per evitare l’irrancidimento. La durata media di conservazione è di circa 6-12 mesi, ma può ridursi se esposto a luce o calore.
Controindicazioni e precauzioni
L’olio di cartamo è generalmente sicuro, ma le persone con allergie alle piante della famiglia delle Asteraceae (come camomilla e calendula) dovrebbero evitarlo. Inoltre, a causa dell’alto contenuto di omega-6, un consumo eccessivo può contribuire a uno squilibrio nel rapporto tra omega-6 e omega-3, favorendo processi infiammatori.
Origini e paesi produttori
Il cartamo è coltivato principalmente in paesi con clima arido o semi-arido, come India, Stati Uniti, Messico e alcune regioni del Medio Oriente. L’India è uno dei maggiori produttori a livello globale.
Curiosità e studi scientifici
Alcuni studi preliminari suggeriscono che l’olio di cartamo potrebbe avere effetti positivi sulla pelle con dermatite atopica o psoriasi, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie. Inoltre, è stato oggetto di ricerche per il suo possibile ruolo nella riduzione del grasso addominale in soggetti obesi, ma sono necessari ulteriori approfondimenti.