Raffreddore, allergie, infezioni, sinusite, naso chiuso, quando soffriamo di queste patologie cosa facciamo? Ci affidiamo subito ad uno spray nasale, ma sai realmente quali controindicazioni hanno, hai mai letto il foglietto illustrativo?
Gli spray nasali non sono cosi innocui come tanti credono.
Come agiscono
Glia spray nasali hanno il compito di ridurre l’afflusso di sangue alla mucosa e ai turbinati del naso, i principi attivi del prodotto interagiscono con i recettori “adrenergici di tipo a-1”, favorendo la contrazione della muscolatura di naso, gola e seni paranasali riducendo il gonfiore interno.
I principi attivi più usati nello spray nasale
Tra i principi attivi più comunemente utilizzati ci sono:
- Pseudo-efedrina, che viene assunta per via orale, ed ha un effetto decongestionante in quanto stimola il rilascio di noradrenalina, che può così interagire con i recettori adrenergici;
- Efedrina, utilizzata per via locale sottoforma di spray nasali o gocce, agisce come la pseudoefedrina, favorendo il rilascio di noradrenalina;
- Fenilefrina, utilizzata sia in formulazioni locali che orali, è indicata anche per il trattamento di raffreddore o stati influenzali;
- Nafazolina, generalmente assunta come spray nasale, ma il principio attivo viene utilizzato anche per la decongestione oculare, sottoforma di collirio;
- Xilometazolina, anche questo principio impiegato come decongestionante della mucosa nasale ed orale;
- Ossimetazolina, assunta per via locale, ma se ingerita può causare fenomeni di tossicità, come ipertensione e cefalea.
Per gli sportivi è importante notare che nafazolina, fenilefrina e ossimetazolina, se usati per via nasale, non sono dopanti, mentre pseudoefedrina, efedrina e xilometazolina sono considerate doping.
Perché l’EMA sta indagando sui farmaci a base di pseudo-efedrina?
Nuovi studi su alcuni casi di encefalopatia posteriore reversibile (PRES) e di vasocostrizione cerebrale reversibile (RCVS), condizioni che determinano un ridotto afflusso di sangue al cervello, quindi ischemia, proprio a seguito dell’assunzione di questi farmaci.
L’EMA ha, comunicato quanto segue:
“I medicinali contenenti pseudoefedrina presentano un rischio noto di eventi ischemici cardiovascolari e cerebrovascolari, inclusi ictus e infarto. Restrizioni e avvertenze per ridurre questi rischi sono pertanto già incluse nelle informazioni di prodotto. Ma considerando la gravità di PRES e RCVS, il profilo di sicurezza della pseudoefedrina e le indicazioni per cui è approvata, verranno analizzate tutte le informazioni disponibili e si deciderà se cambiare o revocare l’autorizzazione dei farmaci che la contengono”.
Tuttavia, il numero dei casi è molto limitato e la stessa AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha sottolineato che non si tratta di una problematica urgente, né deve considerarsi modificato il rapporto rischio/beneficio di questi farmaci.
Controindicazioni/ Effetti collaterali
Dovrebbe farne un uso limitato chi soffre di ipertensione e/o patologie cardiovascolari , o comunque consultarsi con il proprio medico o con lo specialista, data l’azione vasocostrittrice di questi farmaci.
Gli effetti collaterali associati ad un uso eccessivo e prolungato di farmaci decongestionanti sono rari, ma possono consistere in: sonnolenza, mal di testa, insonnia, ipertensione, tachicardia, e irritazione della mucosa del naso.
Conclusioni:
i spray nasali decongestionanti non vanno usati per un lungo periodo, se dopo 4/7 giorni non si ha un miglioramento del malessere bisogna consultare un medico.
Le informazioni riportate in questi articoli sono prettamente di natura illustrativa, e non consentono di acquisire l’esperienza indispensabile per il loro uso o pratica. Usare queste informazioni a scopo personale senza aver prima consultato uno specialista nel settore significa assumersi le proprie responsabilità.